Riportiamo l’articolo, a firma di Massimo Introvigne, pubblicato su “La Nuova Bussola Quotidiana” il 21 luglio 2015
La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) “Oliari e altri contro Italia”. – sentenza di primo grado, dunque non definitiva è suscettibile di appello – che, sulla base del ricorso di cittadini italiani omosessuali, impone al nostro Paese di riconoscere in qualche modo le convivenze omosessuali, è una sentenza aberrante e pessima, ma non impone al Parlamento italiano di approvare la legge Cirinnà, come molti – per ignoranza o malizia – sostengono. La sentenza può essere spiegata in tre passaggi. [read more]