I.P.S.E.G. | Istituto Piemontese di Studi Economici e Giuridici
Via Bertola, 2 - 10121 Torino
Convegno: “Aspetti etici ed economici della Laudato Sì”

Convegno: “Aspetti etici ed economici della Laudato Sì”

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I.P.S.E.G, Istituto Piemontese di Studi Economici e Giuridici

in collaborazione con

AEC - Attività Educative Culturali      Unione Giuristi Cattolici Italiani

invita la S.V. all’incontro:

Aspetti etici ed economici
della Laudato Sì

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Relatore

Ettore Gotti Tedeschi
Economista

Presenta

Stefano Commodo
Presidente IPSEG

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Venerdì 23 ottobre 2015, ore 18.00 presso

Centro Studi San Carlo, Via Monte di Pietà 1 – Torino

Al fine di garantire il posto a sedere, si prega di confermare la Vs. presenza
scrivendo all’indirizzo reservation@centrostudisancarlo.it

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S.S. Papa Francesco ha posto la natura della famiglia, il problema educativo, in pratica la “questione antropologica”, al centro dell’Enciclica Laudato Sì, sollecitando la costruzione di “leadership che indichino strade, cercando di rispondere alle necessità delle generazioni attuali includendo tutti, senza compromettere le generazioni future […] prima che le nuove forme di potere derivate dal paradigma tecno-economico finiscano per distruggere non solo la politica ma anche la libertà e la giustizia” (punto n. 53).

La passione con cui tali temi vengono affrontati nel dibattito culturale, non solo italiano, ne mette in evidenza l’importanza, diventando il vero terreno di scontro della nuova politica e superando le obsolete categorie di “destra & sinistra”. Risulta, infatti, sempre più evidente come il predominio della tecnica, agevolato da una cultura relativistica, rischi di stravolgere il quadro sociale e culturale cui da sempre, in particolare in Europa, facciamo riferimento, con l’obiettivo di penalizzare le libertà fondamentali della persona.

L’incontro con Ettore Gotti Tedeschi, di cui tutti conoscono le capacità di analisi e di chiara esposizione, ci consentirà di individuare ed approfondire questi temi nel complesso tessuto dell’Enciclica, per confortare una visione antropologica in cui l’uomo non sia visto come il “malvagio” della visione ambientalista né come schiavo delle tecnologie, lette come elemento assoluto e predominante di una crescita che lo snaturi, ma torni ad essere custode e coltivatore della Creazione, che gli è stata affidata.

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